Archive for novembre 2011

1° classificata… Agility Deneb

Super giornata di agility presso la gara AIA di Cittadella!! Deneb 1° CLASSIFICATA Agility con ECCELLENTE NETTO LARGE Debuttanti con un tempo di 22,58 secondi.. sopra di quasi 5 secondi rispetto al secondo classificato!! BRAVA STELLINA MIA…TVTTB

Video percorso Agility: http://www.youtube.com/watch?v=5DwNzKpWcH0&feature=mfu_in_order&list=UL

Video percorso Jumping: http://www.youtube.com/watch?v=7FQkHzIKJY4

L’unico spirito con cui ci si approccia all’agility è quello di divertirsi con il proprio cane…se si va oltre questo principio l’agility diventa solo un altro modo di primeggiare rispetto agli altri… quello che più deve fare felici è di essere un tutt’uno col proprio partner…perché un percorso di agility è come una danza… una coreografia improvvisata… saremo davvero bravi quando saremo in grado di avere una fluidità tale che anche il percorso più difficile diverrà ai nostri occhi qualcosa di sublime da condividere con il nostro compagno a 4 zampe… Capirlo al volo…intuire il suo passo successivo e correggere il suo errore ritornando in sintonia con noi…

Cos’è per me l’agility? L’agility dog è una danza… bisogna muoversi, andare a tempo, trovare il passo giusto.. e come ogni ballo ci vuole il tempo di accordarsi.. di correre sulla stessa lunghezza d’onda…fino al giorno in cui tutto diventi naturale.

Testo: Laura Conte

Educare un cane..

Si parla tanto di educazione del cane…ma cosa significa davvero educare. Dal latino deriva da “educere” ovvero tirar fuori. Portare fuori qualcosa che c’è all’interno. Ovvero in soggetti in età infantile costruire un carattere in base alle competenze acquisite nel tempo.

Da wikipedia:
L’educazione è il processo e l’attività volta allo sviluppo e alla formazione di facoltà e attitudini mentali, sociali e fisiche di un individuo.

Un cane educato è quindi un cane che ha delle competenze sociali, mentali, fisiche e ludiche che bene si adattano alla vita di condivisione con l’uomo nell’ambiente urbano. Il compito dell’educatore e soprattutto del suo partner umano è costruire tali competenze nel rispetto del soggetto e delle sue caratteristiche.

Insegnare un seduto o un terra non è quindi solo un rispondere a un comando, ma diventa una competenza del soggetto e più noi siamo in grado di aprire la mente del cane a situazioni differenti maggiore sarà la possibilità di inserire il comportamento del “seduto” anche in ambiti sconosciuti al cane, o che lui stesso affronta per la prima volta, a volte lontano dal conduttore.

Per questo e per molti altri motivi è importantissimo iniziare fin dai primi giorni dapprima in casa, poi in ambienti sempre differenti… non tanto per addestrarlo a dei comandi…quanto a renderlo in grado di relazionarsi in modo positivo all’interno del mondo, non in maniera passiva, ma come soggetto attivo con capacità mentali e psicofisiche idonee.

Testo: Laura Conte